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a detta di medici ed esperti è bene mangiare una mela con la buccia solo se è BIOLOGICA |
(dall’ Adige del 19/11/2010) cliccare qui x leggere l’articolo
MALOSCO: UN FRENO AI FRUTTETI INTENSIVI
vietati i pesticidi tossici
MALOSCO – «L’obiettivo è di conservare un ambiente ancora integro che non va deturpato da palificazioni, reti e teli antigrandine, come pure dal conseguente uso di prodotti fitosanitari e di sintesi. Per questo va promossa l’agricoltura biologica» ha spiegato il sindaco Adriano Marini introducendo l’argomento che ha visto come unico vero oppositore Francesco Calliari (suo l’unico voto contrario, quattro le astensioni) figlio del presidente di Coldiretti. Secondo i dati forniti dal primo cittadino, Malosco sarebbe il paese più turistico dell’intera Val di Non, con 22.201 presenze alberghiere e 34.455 extralberghiere: «Questa è la vocazione socio-economica della nostra realtà» che «deve trarre un naturale positivo sviluppo dall’integrazione con un’agricoltura zootecnica per migliorare l’offerta con prodotti di alta qualità e soprattutto con il rispetto del paesaggio che è un bene di tutti». Il regolamento approfondisce dunque le prescrizioni per i trattamenti fitosanitari: «Per contenere i rischi connessi agli effetti negativi legati all’effetto deriva degli agrofarmaci, l’atomizzatore e la “lancia” azionata a mano devono essere utilizzati ad una distanza di 50 metri da strutture di uso pubblico (strade incluse), case e giardini».
Su tutto il territorio comunale, fatto salvo quanto espressamente previsto dal Prg, è vietata la posa di pali di cemento o metallo per la realizzazione di impianti di colture arboree, l’installazione di reti antigrandine e serre di superficie superiore ai 12 metri quadrati. Sarà il personale comunale o di vigilanza ad intervenire, senza alcun preavviso, per verificare il rispetto degli articoli del regolamento: le sanzioni ai trasgressori variano da 500 euro a 10 mila euro.
Andrea Bergamo